CHE COS’è?
È un tentativo di dimostrare che ogni occasione è giusta per parlare di arte.
È un esperimento per palesare che l’arte, oltre che talento ,è teoria e pratica, fatta da uomini e donne.
È un sforzo per divulgare una realtà: l’Arte fa parte della vita, come la matematica!
IL MIO FONDAMENTO FILOSOFICO
In questo progetto esistono 2 punti cardine: il dialogo intorno all’arte e una categoria di interlocutori che parte dai 3 anni d’età.
Lottare contro la dilagante convinzione che si debba parlare di alcuni argomenti solo in contesti codificati, contro l’idea che ci si possa avvicinare ad alcuni argomenti solo ad una certa età e con una laurea in tasca! Contro l’idea che sia possibile conoscere e appassionarsi a qualcosa, di apparentemente lontanissimo dai nostri interessi, partendo da un racconto.
Che tra gli opposti – ignoranza ed eccellenza in materia- esistono tanti livelli intermedi adeguati alla proprietà, all’interesse e alla curiosità che si riesce a creare nei profani!
Presupposti semplici per una visione democratica dell’arte!
OBIETTIVO FINALE
Lavorare per contrastare l’idea che l’arte o spaventa o esalta. Contro il sentimento di inadeguatezza che tante volte coglie tante persone davanti ad un’opera che credono di non essere all’altezza di comprendere. Contro la finzione di capire o di sapere, contro chi pretende di avere anche le risposte per gli altri. Ambire ad una ricerca personale e collettiva di identità anche attraverso la scoperta del Patrimonio culturale italiano. Per provare a cogliere il senso della ricchezza, volenti o nolenti, consapevoli o no di cui noi siamo pregni. Per sentirci orgogliosi della nostra cultura.
L’ARTE A PORTATA DI LIBRO!
È il progetto attivato questo anno! Cambiare punto di vista porta a cambiare le regole del gioco. Lavorare in libreria, ovvero in spazi ridotti, mi ha portato a ridurre il numero di partecipanti, accogliendo un massimo di 6 bambini. Un numero così esiguo ha mutato l’approccio interpersonale e la progettazione del laboratorio. Ha reso il clima più intimo e con amplificate possibilità di scambio. In più il fatto di avere un gruppo quasi stabile di partecipanti, ha permesso ci creare un senso di continuità emotiva e didattica di grande rilievo.
DIVULGAZIONE
Una divulgazione attenta e responsabile, come è stato fatto con la scienza, non è utopia. Vuol dire abbattere alcune convinzioni. Se è vero che la conoscenza è il presupposto per garantire protezione, evoluzione, maturazione, è altrettanto vero che esistono tanti modi per educare all’arte.
Il primo passo è creare un dibattito intorno ad un argomento che sembra ancora -eccessivamente- relegato in un ambito elitario e di nicchia. Quelli successivi sono informare più enti, associazioni o persone possibili diffondendo #ARTinCONTESTinsoliti e scambiare impressioni, metodologie ed esperienze. Continuare, infine, a coinvolgere bambini anche piccolissimi e sperimentare luoghi nuovi in cui far partire un racconto che inizi, passi o finisca nel mondo dell’arte.