In febbraio ho deciso di trascorrere una domenica in famiglia a Pistoia, Capitale Italiana della Cultura 2017. L’occasione ci è stata offerta dalla partecipazione ad un tour condiviso sui pulpiti di Pistoia organizzato da Che Bellezza! Per un pubblico di adulti. Tuttavia visto l’argomento e avendo conosciuto la guida Caterina, durante le #ConversazioniDAB, ho azzardato a portare anche i bambini. E le mie aspettative non sono state deluse. Qui tutte le foto.
I Pulpiti a Pistoia
Il Che Bellezza! Tour prevedeva una visita guidata nel mondo della scultura, attraverso tre pulpiti della città costruiti nell’arco di 51 anni. Partendo dalla Chiesa di San Bartolomeo con il pulpito del 1250, passando per San Giovanni fuorcivitas con il pulpito del 1270 fino ad arrivare al 1301 con la conclusione dei lavori per il pulpito di Giovanni Pisano conservato nella Chiesa di Sant’Andrea. Attraverso una coinvolgente narrazione, Caterina ci ha raccontato la storia, dando interessanti informazioni sulla funzione, l’evoluzione formale, gli elementi ricorrenti, i significati simbolici.
La strategia del confronto
Pur non essendo una visita for kids (ma previsti Tour per bambini info a questo link), ci sono diversi elementi che tutti noi abbiamo apprezzato. Guardare le opere d’arte dal vivo è sempre un’esperienza entusiasmante! Necessaria. Se vogliamo davvero riempire di contenuto tutte le belle parole di cui vestiamo il nostro Patrimonio. Sentire raccontare le scene rappresentate nei pulpiti, girarci intorno, scoprirne le fonti, commentare le scelte stilistiche dell’artista, è stato istruttivo ma non noioso. E questo rafforza l’idea che all’Arte piace l’approccio narrativo. Come ai bambini ascoltare una bella storia. Semplicemente attraverso il confronto dal primo al terzo pulpito, abbiamo accarezzato con occhi le superficie scolpite, cogliendo, sapientemente guidati, le differenze di tecnica e di stile, dallo spessore della lastra ai più piccoli dettagli. Non mi interessa tanto che i mei bambini ricordino nomi e date (ma sono sorprendenti anche in questo) quanto che colgano l’evoluzione di un pensiero, di un sentire, di un fare artistico. La trasformazione dei ruoli sociali, il cambiamento del territorio in chiave urbana e l’importanza di tutto ciò.
Il Giardino Volante
#DABinVisita mette in evidenza la peculiarità delle nostre città di cultura. Approfittare di eventi, visite guidate o attività didattiche è un modo per girare l’Italia ed entrare in contatto con tutto quello che rappresenta la nostra identità: cibo, tradizioni, borghi, natura, luoghi. Così, consigliati da Caterina, siamo andati alla ricerca del Giardino Volante. Un’area pubblica con scivoli, dondoli, casetta, tappeti volanti, strutture su cui arrampicarsi, dove i bambini hanno giocato all’aria aperta allegramente. Pur essendo una giornata calda e assolata il giardino conservava tracce di costanti piogge: il bagno di fango è stato inevitabile. Divertimento assicurato.
Cosa vi è piaciuto Bambini?
Rientrando a casa e facendo il gioco degli indovinelli su quello che avevamo visto durante la giornata, mi sono stupita di quanti particolari siano rimasti loro impressi. E alla classica domanda. ‘Cosa vi è piaciuto?’ risposte a raffica! “ I leoni, gli uccellini, il grifone. Giocare nel parco, cadere nel fango!”