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(Italiano) I Servizi educativi del Museo BeGo

L’#ospiteDAB di questo mese è un gruppo di professioniste affiatato e vitale! Ci raccontano con puntualità ed entusiasmo tutte le attività del Museo BeGo di Castelfiorentino: attività mirate, differenziate e implementate nel tempo. Un esempio di come la dedizione, la competenza e la continuità possono fare di uno spazio culturale un luogo di crescita comunitaria. Il grande lavoro di Serena Nocentini, direttrice scientifica,  e di Stefania Bertini e Alice Vignoli, operatrici museali,  è contraddistinto dal sorriso: un approccio amabile e diretto, che accoglie e che si fa ricordare. Potete restare sempre aggiornati seguendo Facebook, Twitter e altri social. 
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I Servizi educativi del museo BeGo come principale forma di valorizzazione e mediazione del patrimonio. Dalle scuole al territorio.
Una preziosa risorsa di cui dispone il Museo per la conoscenza, la valorizzazione e la mediazione del patrimonio sono i Servizi educativi. Coordinamento e supervisione sono svolti dalla Direttrice scientifica, Serena Nocentini, in stretto dialogo con l’Amministrazione comunale. Ogni anno, con l’obiettivo di proseguire nel lavoro di ricerca e sperimentazione di nuove modalità di relazione e mediazione del patrimonio, i percorsi educativi si incrementano con nuove proposte indirizzate a pubblici diversi, dall’età scolare fino al pubblico adulto con l’intento di fare del BeGo un luogo di aggregazione, di diletto e di apprendimento permanente. Le attività per le scuole sono quindi progettate tenendo conto del curricolo scolastico, interpretando l’atto di educare all’arte attraverso l’arte come un punto cardine del processo formativo della persona.
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– Esperienze di educazione non formale: l’extrascuola come sperimentazione di nuove possibilità educative. Particolare attenzione è rivolta anche ai processi che riguardano l’educazione al patrimonio in contesti non formali. I Campus estivi, natalizi e pasquali rivolti a bambini dai 6 agli 11 anni, sono pensati per rispondere alla necessità delle famiglie di usufruire – durante le vacanze scolastiche – di attività educative innovative e di qualità; un’opportunità per promuovere la conoscenza del patrimonio del museo e del territorio di riferimento, con proposte calibrate all’interno di una dimensione ludica, informale e aperta alla sperimentazione.
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– Dal museo al territorio: comunità locale e cittadini in formazione. La sfida di comunicare a tutti la specificità di un patrimonio fortemente legato al territorio dal quale proviene, parte dal coinvolgimento della comunità locale. Per questo i Servizi educativi lavorano nell’ottica di tenere vivo e aperto il confronto e la collaborazione con tutti gli istituti culturali e le associazioni di Castelfiorentino, con l’obiettivo di interpretare l’educazione al patrimonio come contesto ideale per promuovere l’educazione alla cittadinanza in un rapporto che arricchisce sia i cittadini che il Museo attraverso il dialogo e lo scambio. In particolare la collaborazione e la progettazione coordinata e condivisa con l’associazionismo locale, permette al museo di farsi promotore sia di itinerari alla scoperta del territorio, che di valorizzazione della Via Francigena, percorso lungo il quale originariamente si trovavano gli affreschi oggi custoditi al museo.
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– BeGo teen for cult. Con i giovani “si può fare”! A partire dall’anno scolastico 2015-2016 è stata attivata una convenzione con gli istituti di Istruzione superiore Enriques di Castelfiorentino e Roncalli di Poggibonsi per lo svolgimento di un progetto condiviso di Alternanza Scuola Lavoro. Il progetto ruota intorno alla comunicazione culturale nel web e agli strumenti che la rete offre per promuovere, attraverso i nuovi linguaggi e grazie a forme di narrazione multimediali e multimodali, il patrimonio e le attività del BeGo. È stato creato dai ragazzi il blog #teenformuseobego, che contribuisce a veicolare al pubblico giovane l’idea di un museo dinamico e vivace, al passo con i tempi e con i mutamenti, anche tecnologici, che la società impone. Grazie a questo canale e attraverso il filtro della propria esperienza e in maniera autobiografica, i ragazzi raccontano da osservatori privilegiati tutte le attività del museo, in quanto parte attiva di queste esperienze.
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– Museo for All: partecipazione, accessibilità e inclusione. Convinti che il museo debba essere in grado di intessere relazioni con tutti i pubblici e rispondere in maniera positiva alle loro diverse esigenze, da anni il BeGo si impegna in attività di ricerca per rendere il proprio patrimonio accessibile e lavora, nell’ottica dell’inclusione, per la partecipazione e per offrire a tutti un’esperienza di visita piacevole, coinvolgente e appagante. Un tipo di lavoro, questo, che ci pone costantemente di fronte a nuovi interrogativi; un approccio che ci impone di saper osservare, saper ascoltare in modo più attivo, che ci invita ad analizzare il significato di ogni azione. In quest’ottica e grazie ad un lavoro di progettazione condivisa con il Museo Tattile Statale Omero di Ancona è nato il percorso sensoriale tattile, permanente e inclusivo, che facilita la conoscenza del patrimonio alle persone cieche e ipovedenti ma che si configura come un percorso usabile da tutti, progettato per arricchire globalmente l’esperienza di visita. Così è nato anche Storie ad Arte, il progetto per le persone con Alzheimer e per chi se ne prende cura. Partito nel 2014, gli incontri si incentrano su esperienze relazionali tra i partecipanti e il patrimonio museale, tramite momenti di osservazione, di confronto personale e di gruppo, di discussione e narrazione creativa. Dal 2016 il progetto si è ampliato al territorio dell’Empolese Valdelsa e al coinvolgimento della rete dei musei del Museo Diffuso, MuDEV. Ad oggi sono ben 12 i musei che partecipano e, per la prima volta, anche 7 biblioteche della rete territoriale rea.net sperimentano con le persone anziane fragili, un modo nuovo per rendere i loro patrimoni sempre più aperti e accessibili.
Museo for All, il progetto triennale in corso, finanziato dalla Fondazione Ente Cassa di Risparmio di Firenze, ha permesso il potenziamento dei percorsi e la creazione di nuovi strumenti per rendere accessibile le opere di Benozzo, ribadendo che accessibilità e inclusione sociale, sono parole chiave nei processi di valorizzazione e fruizione del patrimonio. Nel 2017 sono nati BenozzoGozzoLIS l’audio video guida sottotitolata in LIS, e il nuovo sito web. Il progetto ha inoltre consentito la partecipazione al programma nazionale Museo per Tutti, promosso dalla Fondazione De Agostini e ideato dall’Abilità Onlus di Milano, con la creazione di supporti facilitati per persone con disabilità intellettive e materiali inclusivi per le attività didattiche. Infine si è potuto proseguire l’indispensabile processo di formazione dei Servizi educativi corredando i supporti di cui ad oggi il museo è dotato, di un personale sempre più preparato a rispondere alle necessità dei pubblici.