L’#OspiteDAB di questo mese è Mario Giuffrida che con Le Città inVisibili ci racconta il progetto Lib(E)ri un progetto di promozione alla lettura che ha dentro tutto #arte #libri #creatività #inclusione. Un progetto per bambini che ha un respiro grande che fa della continuità e del coinvolgimento punte di diamante di un approccio educativo innovativo. La ricerca di
“In punta di piedi ma solidamente ancorato alla forza espressiva dei bambini, si è svolta anche quest’anno il progetto Lib(E)ri, giunto alla sua quinta edizione, promosso dalla P.O. Scuole per l’infanzia della Direzione Pubblica Istruzione Sport e Pari opportunità del Comune di Catania e realizzato da “Le città invisibili” di Mario Giuffrida. Il progetto attraversa buona parte dell’anno scolastico dei bambini delle scuole materne comunali che vengono coinvolti in attività di laboratorio il cui denominatore comune è, come è stato anche negli anni precedenti, l’educazione alla lettura.
Anche quest’anno la mostra dei materiali prodotti dai bambini a conclusione delle diverse attività si è tenuta presso il Museo Diocesano, una “location” che, nonostante l’austero contenitore, è stata adattata perfettamente alla necessità espositiva attraverso un accattivante percorso emozionale sottolineato dal contrasto buio-luce: “Lib(E)ri sotto le stelle” infatti è stato il titolo della mostra. Libri, tema sempre offerto con una attenzione competente e appassionata, libri sempre diversi in risposta alle mille possibilità della fantasia: libri lampade, libri bruco, libri video, libri sogno, libri trasparenti, impilabili, tridimensionali, magici contenitori di storie e pensieri, di emozioni e di espressioni grafiche estemporanee, libri sempre, mezzi mai abbastanza superati per aprire dialoghi con chi scrive e con sé stessi, adeguati al mondo nuovo dei piccoli di oggi e compagni da conoscere ed apprezzare per i diversi momenti della propria vita.
La caleidoscopica inventiva del condutture del progetto, Mario Giuffrida, ogni anno più matura ed arricchita, dà risalto alle idee dei bambini che, partendo dalle provocazioni proposte, prendono poi facilmente il largo nella più assoluta libertà di pensare e fare.
Insomma i bambini, ancora pieni dello stupore del mondo riempiono le loro creazioni di quell’arte semplice e istintiva figlia della limpidezza del loro sentire in un confronto che, a detta dello stesso animatore, contribuisce a dare entusiasmo e sostegno anche al lavoro degli adulti.
Bisogna notare che finalmente anche in campo mediatico nazionale, dopo anni di assenza del libro dai circuiti della imperante pubblicità, si assiste recentemente ad inviti espliciti alla lettura come attività che ha una forte incidenza sul buon crescere e sul buon vivere di ognuno: progetti come Lib(E)ri nati per condurre già i piccoli alla libertà ed alla capacità di giudizio, meritano allora attenzione, rispetto, continuità cosicchè, “in punta di piedi”, possano affiancare e sostenere il duro ma inevitabile cammino del diventare grandi.”
Il progetto
Mi piace iniziare a raccontare di Lib(E)ri partendo da questa lusinghiera sintesi fatta da chi se ne intende e vive a stretto contatto con la magica bellezza dei libri: Giusi Germenia, bibliotecaria esperta di letteratura per l’infanzia.
È infatti dall’amore per i libri e per la lettura, e dal piacere di condividerlo che cinque anni fa nasce a Catania, Lib(E)ri un progetto che coinvolge ogni anno centinaia di bambini, genitori e insegnanti tutti accomunati dalla stessa passione.
Chi scrive ha la fortuna di lavorare da ca. quindici anni con le scuole dell’infanzia comunali, e ha condotto per 10 anni BambinaRte, progetto sui linguaggi espressivi. Fu in occasione di quella straordinaria esperienza che decisi di inserire, accanto ai laboratori creativi con bambini e genitori, un ciclo di appuntamenti da realizzare presso le biblioteche di quartiere, con l’obiettivo di far conoscere le risorse del territorio e promuovere il libro come occasione di gioco e di esperienza. Le iniziali diffidenze e resistenze furono subito superate dall’entusiasmo con il quale fu stata accolta l’iniziativa, che ormai da quindici anni
porta le famiglie a frequentare queste “piazze dei saperi”.
Dedicare un progetto al fare libri e scoprire la magia della lettura mi è sembrato un atto
dovuto!
Cosi nasce Lib(E)ri, che oltre ad avere aumentati gli appuntamenti in biblioteca, ha affiancato dei laboratori di costruzione del libro, sia di mattina in orario curriculare, sia pomeridiani, quando i bambini condividono esperienze con i loro genitori.
La sfida insita in questa attività ha reso il bambino protagonista del gioco artistico, aiutandolo a costruirsi una mente creativa. In questa direzione la capacità di rappresentare è diventata capacità di osservare, di costruire relazioni e intervenire attraverso il fare, permettendogli di sperimentare, esprimere sensazioni, emozioni, creando meraviglia, attraverso la costruzione di differenti tipi di libri. Parole e immagini insieme nello stesso luogo, dove le pagine del libro, sono contenitori delle infinite potenzialità comunicative, che trasformano il bambino in autore.
Accennavo prima agli incontri con i libri e la lettura, che, anche grazie al progetto, ho portato ovunque: dalle biblioteche alle scuole, dai parchi pubblici ai musei, valorizzando la capacità di immaginare, evidenziando le emozioni, gli spunti fantastici che un racconto può generare, ma anche presentando la lettura come strumento di intermediario affettivo tra adulti e bambini e promuovendone il piacere, creando spazi di condivisione culturale ed emotivi.
Perché le storie non hanno limiti di alcun genere, perché sanno condurci, prendendoci per mano, nella vita di tutti i giorni. Perché sanno proteggerci dal buio e dalla paura, e darci un’energia straordinaria per affrontare la vita quotidiana, delineando un percorso di crescita e stimolando il pensiero critico.
Gli eventi
La Festa) E una grande energia l’hanno restituita quest’anno, più di 400 persone coinvolte, nel parco urbano di Piazza Europa, dal “Gran Buffet delle Storie”, che ha visto l’attivazione di otto postazioni tra laboratori, spettacoli e presentazioni di libri, in un pomeriggio di fine Maggio.
Il Gran Buffet delle Storie è ormai un format fisso all’interno del progetto. Concepito con una formula itinerante raggiunge ogni anno, in occasione del “Maggio dei Libri”, bambini e ragazzi di ogni età che, soli o accompagnati dai genitori, si regalano un libro, una lettura o uno spettacolo.
Le proiezioni) Ma non finisce qua! Come strumento di promozione del libro, oltre alle attività fin qui raccontate, ogni anno si realizza uno o più video in stop motion: si tratta di un ambizioso progetto che nel corso delle precedenti edizioni del progetto ha visto i bambini impegnati nella realizzazione e animazione di sette video (qui per visionare “La guerra dei Lib(E)ri”), tutti interpretati da Lib(E)ro, mascotte del progetto.
La Mostra) Con le installazioni, ci si prefigge la restituzione della bellezza prodotta, promuovendo appuntamenti aperti al territorio e ospitati all’interno di edifici di grande rilievo storico/culturale che mettono a disposizione i loro spazi per accogliere le diverse esperienze dei bambini. Il tutto per favorire sia un effettivo sviluppo del protagonismo infantile nella cultura e nella vita sociale del mondo contemporaneo, sia per ribadire la centralità della famiglia nel processo educativo, stimolando opportunità di crescita attraverso incontri, confronti e scambi.
Gli allestimenti
Per questo paragrafo ci vorrebbe uno spazio supplementare, infatti la parte installativa è curata alla pari delle altre sezioni del progetto. Ogni mostra è un capitolo nuovo di una storia che continua, e diventa una narrazione che intreccia e racconta le storie che sono nate durante i laboratori, durante gli incontri, o che fluiscono liberamente dall’intreccio dei percorsi o dalle stimolazioni suggerite dai luoghi. E sono proprio i luoghi che suggeriscono, modificano, o inventano soluzioni che nel rispetto degli stessi, attraverso l’uso armonico e creativo consentono di reinventare usi e funzioni dei materiali presenti: armadi diventano librerie, pannelli espositivi tavoli, finestre diapositive, etc. il tutto nell’assoluto rispetto degli spazi. Come in occasione dell’ultima mostra “Lib(E)ri sotto le stelle”, una visionaria installazione ospitata nella splendida location della sala polifunzionale e dell’ex caffetteria del Museo Diocesano, trasformate in luogo magico, dove tra libri interattivi, ardite installazioni, architetture volanti si è creata una sospensione del tempo a favore della immaginazione e del sogno.