I colori della Musica. A cura di Franco Buzzi e Marco Navoni. Luni Editrice, 2004
“Certo, unire colore e suono, occhio e orecchio può sembrare un ossimoro, un contrasto dialettico insanabile. In realtà nella stessa storia della musica si è tentato talora di ricreare a livello sonoro sensazioni visive, e persino olfattive, e, viceversa, la scienza ha cercato di trascrivere visivamente suoni musicali.” G. Ravasi
Diversi anni fa, durante le mie ricerche sul internet di testi legati all’arte, mi sono imbattuta in questo libro. È un intrigante catalogo di una mostra sulla musica avvenuta a Milano 10 anni fa. Ci sono tutti i componenti per rendere accattivante un argomento apparentemente aulico e tendenzialmente di nicchia. La Musica come filo conduttore che lega dipinti e manoscritti della Pinacoteca e Biblioteca Ambrosiana, un diario inedito del 1778, la collezione di spartiti autografi del Maestro Riccardo Muti e disegni del progetto del Teatro alla Scala. Storie che si intrecciano, informazioni interessanti in un viaggio tanto lontano quanto interessante! I saggi contenuti nel libro trattano la Musica dal punto di vista filosofico e teorico. Analizzano il codice Atlantico di Leonardo e disvelano i soggetti musicali nei dipinti. Raccontano di spartiti e musicisti. Ci rivelano alcune vicende costruttive del maggiore Teatro di Milano e della connessione con la Biblioteca Ambrosiana. Io ho imparato tante cose leggendolo. Per esempio che esiste la “mano Guidoniana” sistema didattico per imparare il solfeggio: ovvero utilizzare lettere dell’alfabeto per indicare i gradi di una scala musicale! Ho conosciuto l’incanto di una borsa liturgica ricamata con angeli musicanti. E ancora molto altro.
Perché leggere I colori della Musica:
– Non è un semplice catalogo, ma una interessante documentazione di come e perché nasce una mostra inusuale e ricca .
– Propone un argomento complesso e ben sviluppato da cui si possono trarre molti spunti anche operativi.
– Evidenzia una scelta culturale di grande coraggio e il tentativo di rendere accessibili alcune nozioni legate alla musica.
– Si presta ad uno studio settoriale, ma al contempo offre uno sguardo unitario al mondo dell’arte riconducendo situazioni e luoghi lontani nel tempo ma vicini nello spazio.