Il primo #ospiteDAB del 2017 ci presenta un progetto complesso che conuiga Arte, Storia e Tecnologia! Emanuela Amadio ci racconta come nasce, quali sono i traguardi raggiunti e quali le sfide future di hi- Storia. Interessante la visione proposta frutto dell’unione di competenze in ambito dell’arte e in quelle dell’informatica. Mi ha colpito particolarmente il lavoro che il team hi-Storia svolge nelle scuole, in cui danno a ragazzi e ragazze la possibilità di progettare ogni fase: dai contenuti alle applicazioni. Seguite il sito web, la pagina Facebook e l’account twitter.
Il progetto
Hi–Storia nasce nel 2014 da un’idea di Emanuela Amadio, storica dell’arte e fotografa, e Stefano Colarelli, informatico e maker, che hanno deciso di remixare competenze professionali e passioni personali per dar vita ad un progetto di valorizzazione dei beni culturali attraverso le nuove tecnologie. Dopo alcuni mesi di ricerca e sperimentazione, prende forma la prima audioguida interattiva dedicata alla basilica di San Bernardino da Siena, uno dei monumenti più rappresentativi dell’Aquila, gravemente danneggiata dal sisma del 2009.
Le audioguide interattive hi-Storia
A differenza delle audioguide tradizionali, i dispositivi interattivi hi-Storia propongono al visitatore un’esperienza multisensoriale, che coinvolge non solo l’udito, ma anche la vista e il tatto. Scopriamo di cosa si tratta.
Le audioguide hi-Storia sono riproduzioni in scala di beni culturali, realizzate con una stampante 3D; all’interno è inserito un hardware, chiamato Arduino, che mette in collegamento il dispositivo con un’applicazione per pc e smartphone, in cui sono archiviate le tracce audio e i contenuti interattivi. Grazie ad Arduino l’utente può accedere alle informazioni multimediali con il semplice tocco delle dita, sfiorando i sensori di colore nero collocati sul monumento. È possibile selezionare la lingua e la tipologia di contenuti, a seconda delle esigenze dei visitatori.
A come accessibilità
Con hi-Storia il patrimonio culturale è davvero a portata di mano! Le audioguide interattive sono ideali per bambini e ragazzi in età scolare, per turisti italiani e stranieri che desiderano conoscere la storia della città, ma anche per un pubblico con disabilità visive, poiché gli attivatori collocati sul dispositivo hanno una texture riconoscibile al tatto. L’accessibilità è uno dei valori del progetto: gli utenti non vedenti o ipovedenti possono utilizzare i dispositivi hi-Storia insieme ai visitatori normodotati e vivere un’esperienza condivisa, grazie all’innovazione tecnologica.
L come laboratori didattici
Accessibilità e innovazione tecnologica non sono le uniche caratteristiche del progetto: il team di hi-Storia crede nell’importanza della condivisione delle conoscenze e nel coinvolgimento degli studenti nel processo di realizzazione delle audioguide.
Gli hi-Storia Labs sono laboratori didattici innovativi in cui la fabbricazione digitale è al servizio del patrimonio culturale. I ragazzi sono coinvolti nella realizzazione del dispositivo hi-Storia, che rappresenta un bene culturale della città in cui ha sede la scuola. Nel corso delle lezioni gli studenti progettano il dispositivo, studiano il monumento, producono i contenuti multimediali, usano la stampante 3D e le board Arduino. La scuola diventa un vero e proprio centro culturale, che contribuisce alla valorizzazione del territorio e rilascia competenze tecnologiche spendibili nel mondo del lavoro.
FOCUS: Arduino è una delle schede elettroniche più conosciute del mondo; viene usato in svariati ambiti, dalla domotica al giardinaggio, dai progetti scolastici alla robotica.
FOCUS: le stampanti 3D a filamento utilizzano la plastica come materia prima; il materiale si deposita strato su strato su un piatto riscaldato, fino a realizzare l’oggetto desiderato.
Le attività svolte
I laboratori di valorizzazione del patrimonio culturale hanno coinvolto diverse scuole abruzzesi, tra cui l’Istituto Comprensivo n. 2 e il Liceo Nautico di Ortona, il Liceo Statale di Giulianova; di prossima attivazione il laboratorio di alternanza scuola-lavoro con il Liceo Ovidio di Sulmona in collaborazione con il Comitato Giovani UNESCO, per la riscoperta di un eremo celestiniano, e un progetto di divulgazione scientifica dedicato all’astronomia.
Nell’ultimo anno di attività siamo risultati finalisti del Global Junior Challange di Fondazione Mondo Digitale e tra i premiati del Maker Faire Rome, la più grande fiera tecnologica europea, due stimolanti occasioni di confronto con il panorama internazionale che hanno arricchito il nostro bagaglio di esperienze.
R come rete
Last but not least, hi-Storia è anche un network che mette in contatto le scuole coinvolte nei laboratori didattici con professionisti e associazioni in ambito culturale, fab lab e makers attivi su tutto il territorio italiano. Una rete virtuale e reale con cui condividere buone pratiche in ambito didattico e dare vita ad un “museo diffuso” dei dispositivi accessibili ai disabili visivi. Tra i nostri partner segnaliamo Roma Makers, Hyntegra 3D, Make in Bo, Fab Lab Termoli l’Associazione ON con cui stiamo lavorando a nuovi progetti didattici per le scuole del primo e del secondo ciclo.
N come novità
Il 2017 porterà due grandi novità: la versione Beta della piattaforma di e-learning e monitoraggio, in cui gestire la formazione docenti e le attività didattiche con gli studenti, dalla fase di progettazione alla verifica degli obiettivi raggiunti, e i nuovissimi hi-Storia kit, con sensoristica, componenti elettroniche di base e un pratico manuale d’istruzione per tutti i docenti 2.0 che vogliono cimentarsi con i progetti hi-Storia.