Sono davvero felice di ospitare Tanja Suflaj respondabile del Museo etnografico di Buie in Istria (Croazia). Ho avuto il piacere di conoscerla durante un convegno e di scambiare opinioni, esperienze, aneddoti. Specializzata in Archeologia subacquea, ci accomuna la stessa Laurea (la sua conseguita a Trieste) e la passione per la didattica. Dopo aver lavorato a vari scavi archeologici in Istria, dal 2013 Tanja lavora presso l’Università popolare aperta di Buie gestendo il piccolo Museo etnografico, occupandosi di vari campi che vanno dalla didattica museale, all’interpretazione, ai progetti museali. Ci racconta, in maniera semplice e diretta, il progetto che ha portato bambini e bambine a 90 metri sotto il livello del mare!
Innanzitutto voglio ringraziare Leontina, che ho avuto il piacere di conoscere all’ultimo convegno Nazionale dei Piccoli Musei a Monselice, per avermi dato l’opportunità di raccontare la nostra piccola realtà.
Sono Tanja Šuflaj e gestisco un piccolo museo etnografico a Buie, nella parte nord-occidentale della penisola istriana.
Il museo rappresenta una tipica casa istriana d’inizio XX.sec., in cui si respira l’autenticità di questi luoghi, ricchi di tradizione.
Pur presentando molte limitazioni ed essendo aperto solo nei mesi estivi, il museo partecipa a vari progetti didattici e collabora con varie istituzioni del territorio.
I progetti didattici
Uno dei progetti a cui tengo in particolare è il progetto educativo museale organizzato dalla Società museale croata e a cui partecipa anche il Museo etnografico di Buie.
Il progetto dura un mese e, in genere, il tema proposto è direttamente collegato con il tema proposto dall’ ICOM per la Giornata Internazionale dei Musei che si celebra il 18 maggio. «Musei e paesaggi culturali» era quello proposto per il 2016, tema atto a sottolineare la missione del musei come istituzioni responsabili non solo dell’eredità custodite in essi ma anche del patrimonio culturale che li circonda, ovvero dei paesaggi culturali.
Il nostro progetto
CLICcando nel sottosuolo – Il paesaggio culturale carsico, è il progetto ideato dal Museo etnografico in collaborazione con la Società speleologica di Buie in occasione del 21. Progetto educativo museale.
Il territorio del Buiese e il suo paesaggio carsico di questa parte dell’Istria sono zone importanti fin dall’antichità e oggi sono un fattore importante per mantenere la qualità del nostro ecosistema.
Lo scopo del nostro progetto era quello di avvicinare i più piccoli all’importanza della salvaguardia questi paesaggi culturali.
Per prima cosa abbiamo organizzato una lezione introduttiva tra i banchi di scuola, dove degli esperti speleologi hanno introdotto l’argomento, presentando anche i vari reperti archeologici che spesso troviamo nelle grotte presenti sul territorio carsico.
Dopo la lezione teorica siamo andati a far visita nel cuore della terra, toccando e guardando tutte le meraviglie che una grotta può offrire. Siamo scesi a -90 m sotto il livello del mare affascinati e incantai dalle bellezze che la natura ci offre, superando anche una delle più grandi paure dei bimbi: il buio.
È stato bello partecipare all’entusiasmo di questi piccoli esploratori e condividere con loro la mia prima esperienza in una grotta.