La Grande Officina. Arte Italiana 1460-1500. André Chastel. BUR arte, edizione 2003
“La nozione di ‘bottega’ deve essere dunque un po’ lata,in funzione della mobilità e, se csosì si può dire, del nomadismo delle forti personalità. Esse vi introducono il caso e ‘imprevedibile, elementi propri di ogni storia viva. Ne risultano non pochi rimbalzi di quelle carriere che dai movimenti, dagli incroci, dagli incontri devono largamente dipendere nel quadro finale di un periodo così ricco di iniziative come quello che stiamo per studiare.” A. Chastel
La citazione è l’essenza dello stile e dell’approccio di questo libro, che può essere tranquillamente considerato un classico della Storia dell’Arte. La prima edizione del testo risale al 1965. La dedica a “Roberto Longhi, Duca, signore e Maestro nel campo della pittura italiana”. Analisi di 40 anni di storia che fotografa non solo i protagonisti di un periodo artistico, ma le dinamiche funzionali e commerciali, i meccanismi di produzione, le relazioni. Nella prima parte ogni capitolo tratta un settore differente. Si va dall’architettura alla scultura, con i vari materiali, fino alla pittura con generi e tecniche. La seconda parte presenta una vasta documentazione comprese carte geografiche dei territori interessati, e mappe tematiche (dove sono evidenziati chiese, polittici, costruzioni militari). La scrittura fitta, da saggio universitario, e le immagini completamente in bianco e nero, non sono particolarmente accattivanti. Sicuramente nell’editoria moderna si trovano libri che catturano l’occhio prima e meglio. Tuttavia merita una lettura attenta. Il discorso coerente, la visione analitica e puntuale, il punto di vista approfondito ci regalano un testo di Storia dell’arte notevole. Utile per chiunque si occupi di didattica dell’arte, per impostazione, rimandi, contenuto.
Perché leggere La Grande Officina?
– Aiuta a capire che l’Arte va contestualizzata nello spazio e nel tempo, nella società che la produce e che la nutre.
– Ricco di spunti metodologici derivanti dall’analisi del struttura officine d’arte. Cuore pulsante di una cultura tutta italiana.
– Analizza un breve arco temporale, ma ricco di stravolgimenti: pieno di innovazione, scoperte e sistemi funzionali e consolidati.
– Apparato didattico chiaro e valido per strutturare percorsi e attività, interessante come riflessione metodologica.
– Presenta un rigore scientifico che tradisce uno studio e uno spessore culturale che è importante coltivare e tramandare, con uno stile piacevole.