Il 9 aprile a Firenze ritornano le ConversazioniDAB #Libri. Ecco cosa potete aspettavi dall’incontro. Per tutte le altre info scrivetemi!
Un mondo da scoprire
Il programma delle ConversazioniDAB #Libri è denso e avvolgente. Tra pagine con immagini e versi, tra attività pratiche e parole lette, tra viaggi possibili e sentieri nascosti. Durante i miei anni di lavoro, di studio, di ricerca ho letto e sfogliato tantissimi libri d’arte per bambini. Arrivo con una valigia colma di una ‘selezioneDAB’ ragionata. Nella prima parte dell’incontro ci concentriamo sull’analisi delle categorie di libri d’arte per bambini: una grande carrellata che introduce alla complessità dell’argomento. Analizzando le tipologie e affrontando le caratteristiche di ciascun approccio, ipotizziamo percorsi replicabili.
Libri ma non solo
Mostro anche altre novità editoriali come giochi, carte, tessere, brochures relative alla divulgazione di contenuti d’arte, acquistati nel tempo e raccolti anche durante i miei viaggi all’estero. Il coinvolgimento personale, ovvero la base di ogni ConversazioneDAB, si fa sempre più attivo! Nella seconda parte della giornata lavoriamo su elaborazioni creative e contestuali, utilizzando, tra l’altro, due tecniche artistiche: Frottage e Caviardage. Il Frottage per decorare la nostra Carta-percorso e il Caviardage per creare una poesia sulla tema dell’incontro! Qui alcune poesie da leggere.
Lavorare per sottrazione
Una partecipante, osservando le mie proposte, mi ha fatto notare che “deve piacermi lavorare per sottrazione”. Questa frase buttata lì, ha avviato di riflesso una considerazione sulla modalità lavorativa, sulla ‘pregnanza inconscia’ del nostro modo di pensare in relazione alla programmazione delle attività che proponiamo. Esistono dunque i nostri sistemi, che ci sono congeniali, quelli che non abbiamo mai utilizzato, e quelli che non utilizzeremo mai. Alcuni sistemi sono collaudati, da anni di pratiche consolidate e documentate, alcuni più funzionali di altri in determinati ambienti; altri più divertenti , più rapidi, più laboriosi. Poi su tutto quello che ci arriva dall’esterno esiste il filtro personale. Quello che rende un’esperienza carica di contenuti. Lavorare sul filtro personale è uno degli obiettivi delle ConversazioniDAB.
Noi come bambini
Le reazioni dei partecipanti agli stimoli lanciati durante gli incontri, a seconda dell’attività che erano chiamati a svolgere, è davvero interessante! E per me ulteriore fonte di documentazione e studio. Entusiasmo, divertimento, perplessità, confusione, curiosità…Le riflessioni proposte, il modo di concedersi un punto di vista emotivo, di seguire i propri pensieri o di stupirsi per quello che è emerso. Trovare un sentiero nuovo. Ripercorrerne uno che avevamo abbandonato. Aprirsi a nuove sfide portando dietro il proprio background. Abbandonarsi ad intuizioni. Confrontarsi con sé e con gli altri. Per quanto mi riguarda, assomiglia tanto a quello che si trovano a vivere i bambini e le bambine chiamati a giocare con l’arte!