L’#ospiteDAB di questo mese è Assunta D’Urzo, fotografa, creativa, operatrice didattica che dal 2013 conduce laboratori artistici presso la Casa dei Cristallini, (associazione che lavora per arginare la dispersione scolastica nel Rione Sanità di Napoli) e curatrice del progetto Magnà. Ho conosciuto questo progetto grazie alla segnalazione del direttore del Museo Bora di Trieste. Con sorpresa mi sono confrontata con un progetto composito e ardito. Partito da una sfida raccolta in un quartiere napoletano povero di risorse, nutritosi di collaborazioni (pro)positive e sbocciato anche grazie all’impegno etico di alcuni imprenditori locali che lo hanno sostenuto a vario titolo. Una realtà tangibile che può, e vuole, ancora crescere che ha trasformato in packaging i lavori realizzati durante i laboratori di disegno! Una bella storia, che fa passare attraverso mani fanciulle e matite colorate fili di speranze personali e frammenti di emancipazione sociale. Potete seguire Magnà su Facebook e su Instagram.
La Casa dei Cristallini nasce in una delle aree più interne del quartiere Sanità, quella denominata dei Cristallini; vi lavora da più dieci anni, nasce nel 2000 e diviene Associazione Culturale nel 2006. E’ composta da persone impegnate prevalentemente nel campo sociale ed educativo che, raccolta la sfida del parroco della Sanità, don Antonio Loffredo, hanno scommesso sulla possibilità di creare uno spazio polivalente di crescita in una zona del quartiere Sanità che a tutt’oggi è ancora priva di altre realtà di aggregazione e servizi alla persona. Le attività socio-educative sono rivolte a: bambini, adolescenti, giovani, adulti; e prevedono attività di sostegno scolastico, laboratori creativi e formativi, interventi di educativa territoriale, servizi di sostegno alle famiglie, alfabetizzazione ed educazione degli adulti, promozione e inserimento lavorativo. Il doposcuola si apre ai bambini come un’opportunità di rapportarsi ad altre persone nel tentativo di colmare le lacune scolastiche e sociali e acquisire dinamiche relazionali basate sull’accoglienza e il rispetto reciproco. L’attività del doposcuola prevede che parte della giornata sia dedicata allo svolgimento dei compiti assegnati dalle maestre per il giorno seguente, mentre il resto del tempo è dedicato ad attività ludiche e ricreative.
CASA
Sono arrivata ai Cristallini nel 2014.
Guardo il gioco che avviene ogni giorno nella Casa dei Cristallini; nasce dalla totale assenza di giocattoli preconfezionati, dalla sospensione della dimensione esclusivamente libresca di una pagina dell’esercizio da svolgere a casa, da ambienti sgombri e dal radunarsi di più bambini di età differenti. E’ un gioco autentico perchè tentativo continuo. E’ gesto altamente creativo, attinente al concetto di Pensiero Verticale e Pensiero Laterale, teorizzati da Edward De Bono a proposito della idea di una creatività:“ Il pensiero verticale si mette in moto solamente se esiste una direzione in cui muoversi, il pensiero laterale si mette in moto allo scopo di generare una direzione(..)”. Tutto è cominciato con l’imitazione di una vendita sui banchi del mercato dei “Vergini”, il gioco della spesa, la reinterpretazione del danaro; della moneta come possibilità di autentico scambio. Abbiamo cominciato a disegnare i soldi per giocare al “negozio”e da lì non abbiamo più smesso di disegnare. Si è sparsa la voce che ai Cristallini c’era quest’ansia di disegno e ci hanno chiesto una volta di realizzare un Menù per un evento di beneficenza. Durante quell’esperienza mi sono accorta di quanto alta fosse l’attenzione dei bambini, la serietà con cui hanno portato a termine il loro incarico. Tutto diceva Il cibo è ATTENZIONE e SILENZIO. E con un po’ di tempo, avendo accolto nel gruppo la pittrice Mary Cinque abbiamo creato una classe di disegno alimentare accompagnata da merende “sostenibili”. La SFIDA DI MARY CINQUE NON è stata PITTORICA ma ALIMENTARE. Mary fa la spesa, sceglie con cura gli ingredienti, anche in base ai suoi sentimenti, i ricordi dell’infanzia africana, la confezione bellissima per il packaging, l’assenza di conservanti…E anche le etichette più brutte, perché si possono sempre migliorare. Mary va in cucina, sceglie il tagliere su cui poggiare la banana. Il bicchiere adatto per lo yogurt… Qui ci ha aiutato l’essere casa. Una casa grande con terrazzo e cucina. La Casa dei Cristallini esprime pur sempre, qualcosa di onnicomprensivo. Ricordo che una delle volte che sono arrivata lì per fare dei disegni i colori erano stati messi nelle cassette del frigorifero, e sul banco che serve per fare compiti c’erano dei mestoli e degli utensili da cucina mischiati alle penne. Quel giorno portai con me gli ziti. E allora fu un continuare ad associare tutto, e ad osservare come gli ziti accatastati in quel casino erano come i tubi innocenti che da sempre invadono un quartiere perennemente rotto, in costruzione e distruzione costanti. UNA SPECIE DI CANTIERE pensai.
MAGNA’ GLI INGREDIENTI GIUSTI
E da lì cominciai a pensare ad una possibile COSTRUZIONE attorno al tema del cibo e del disegno. Alla diffusione programmatica di un segno che doveva essere assolutamente riconosciuto. Soprattutto dai piccoli abitanti del quartiere e dalle loro famiglie. Abbiamo capito che il cibo ci avrebbe aiutato a condurre un discorso didattico coinvolgente e dunque continuativo per i bambini e che, allo stesso tempo, disegnare e osservare nuovi cibi, avrebbe portato ad assaggiarli con più semplicità e curiosità.
COMMITTENZA
Vogliamo continuare questa attività e chiediamo, ai ristoratori e agli esercenti di somministrazione di alimenti che conducono le loro aziende operando scelte etiche e responsabili, di finanziare il progetto. La collaborazione con MAGNA’ GLI INGREDIENTI GIUSTI, si attua anche attraverso la reale commessa di un prodotto: l’esercente richiede ai bambini del laboratorio lo studio grafico per la promozione di un elemento distintivo della propria attività. Partecipare al progetto dà all’investitore una nuova visibilità, nuovi strumenti di valorizzazione per i beni offerti. L’attività commerciale del committente di Magnà sarà ancora più radicata ai valori del territorio. E questo fattore contribuisce ad accrescere la reputazione dell’azienda che verrà scelta e preferita dal consumatore responsabile. I partecipanti al laboratorio insieme ai committenti condividono l’esperienza di lancio di un prodotto. Creano un marketing vincente in cui i bambini, dopo aver assaggiato e studiato un articolo, ne creano un disegno empatico sul calco della vecchia saggezza popolare per cui: ciò che è bello è sempre buono e perché gli ideali etici alla base della proposta commerciale sono riproposti e rielaborati da una promozione che è essa stessa un’attività sociale.
Credo che tutt’ora sia il traguardo più importante: ci siamo dati una direzione, e con questa abbiamo costruito la nostra FORMA . Siamo una classe, una squadra che opera unitamente per il raggiungimento di un risultato. Nello stesso tempo e nello stesso spazio. Anche aver creato un nuovo tipo di COMMITTENZA ci ha reso speciali. E questo che ci fa eseguire i lavori. Ci fa essere Concentrati.
Assunta D’Urzo