La grammatica della fantasia di Gianni Rodari, Einaudi ragazzi
“….intitolai pomposamente un modesto scartafaccio Quaderno di Fantastica prendendovi nota non delle storie che raccontavo, ma del modo come nascevano, dai trucchi che scoprivo, o credevo di scoprire, per mettere in movimento parole e immagini.” G.Rodari
Mi sono imbattuta in questo testo nel 2006, quando lavoravo per il Parco della Fantasia di Omegna, dove è nato Rodari (e a cui è dedicato il parco). Leggendolo da adulta, con già alle spalle una parte del mio percorso professionale, ne ho potuto constatare l’attualità imbarazzante, considerando l’epoca in cui è stato scritto (1973) e quella in cui stiamo vivendo.
Le riflessioni di Rodari partono da Novalis e dai surrealisti. Si nutrono delle sue idee, delle sue esperienze fino ad approdare ad una serie di incontri a Reggio Emilia, dove avrà la possibilità di confrontarsi, ulteriormente, con docenti di ogni ordine e grado, e sistematizzare il già cospicuo materiale sulla FANTASTICA. Nasce così un manuale pratico per inventare storie e una teoria puntuale su come manipolare la fantasia! Lavoro corale in un periodo in cui la ricerca personale incontrava la sperimentazione sul campo e la collaborazione di enti pubblici e strutture scolastiche. Rodari indicava, 40 anni fa, la strada di una didattica che ambisse ad esaltare la creatività dei bambini, a lavorare sull’individuo, sulle associazioni, sull’immaginazione. Tutta. Anche quella che fa commettere errori: preziosi contributi con cui giocare e da cui ripartire e imparare!
Perché leggere la Grammatica della Fantasia:
• E’ la summa di un lavoro “praticato” prima che teorizzato!
• Il titolo dichiara una sequenza rigida di regole da conoscere per poter creare, ma poi enuncia il principio che possono, anzi devono, essere sovvertite.
• La modestia con cui l’autore si approccia all’argomento rende autoritario l’intento.
• La naturalità con cui si esprime permette una lettura immediata e piacevole.
• Il metodo di analisi, riflessione, invenzione, accostamenti che funzionano con le parole, ha pari validità anche in altri campi, come quello dell’arte visiva.
• La struttura frattale del testo, letto all’infinito, enuncia infinite possibilità di utilizzo delle tecniche proposte a seconda di mezzi, tempi e modi di ciascuno.