L’atto del narrare e dell’ascoltare per conoscere, scoprirsi, vincere le paure, esprimersi ha un ruolo fondamentale nella crescita di ciascuno!L’ospite di questo mese è Elisabetta Mauti, psicologa e autrice per bambini, che racconta favole a grandi&piccini e lo fa anche attraverso un blog. L’ho invitata ad illustrare un progetto che mi ha molto incuriosito. Un progetto di costruzione di una storia collettivo, familiare! L’importanza di mettere al centro di un percorso il nostro sentire, le nostre relazioni. Un percorso creativo ed emotivo di grande rilievo. Interattività, condivisione, creatività, fiducia. Elisabetta ci presenta una mostra (la sua) in cerca di ospitalità!
Raccontiamoci una fiaba: mostra interattiva per nuove famiglie
Ci raccontiamo una favola? Non tu a me o io a te. Papà, mamma, bambini… tutti insieme seguiamo le avventure di un piccolo protagonista, approdato (suo malgrado) sull’isola di Grismold. Un percorso nuovo da fare insieme per leggere, inventare, giocare, divertirsi e scoprirsi famiglia.
COME NASCE LA MOSTRA
Il progetto parte da un lavoro di ricerca su quale sia il significato della famiglia all’interno della contemporanea. Oggi i nuclei familiari prendono una molteplicità di forme diverse; per questo si rende necessario individuare e scegliere un criterio chiaro che ci aiuti a capire che cosa sia una famiglia.
Per noi vale questa definizione: “la famiglia è un piccolo gruppo di persone che ricavano piacere dal fare delle cose insieme”.
Partendo da qui, abbiamo provato a costruire un percorso dedicato a loro, alle famiglie; uno spazio dove trascorrere un tempo variabile, breve o lungo a seconda della scelta di tutti i membri, che li impegni e li coinvolga in un’attività piacevole e divertente.
La mostra “Raccontiamoci una fiaba” nasce come alternativa al centro commerciale dove trascorrere le ore, ma anche alle ludoteche dove i bambini giocano e i genitori possono fare altro o al cinema e alla televisione che offrono forme di intrattenimento apparentemente di gruppo, ma fortemente individuali.
“Raccontiamoci una fiaba” è un itinerario da seguire, avendo a disposizione tutti gli strumenti che servono per costruire una storia. 12 tavole numerate illustrano la storia. Poche frasi sono riportate all’interno di ogni tavola. Tocca al gruppo leggere cosa c’è scritto e “cercare” nell’illustrazione la traccia di quello che hanno letto. Non esiste nulla di assegnato o prestabilito: può essere l’adulto che legge o il bambino; ciascuno è libero di scegliere il ruolo che vuole.
Ad alcuni basterà seguire la trama, mentre i più fantasiosi potranno arricchire la storia, aggiungendo dettagli e particolari.
Ogni tavola poi propone delle immagini evocative, a volte molto semplici, che richiamano luoghi, forse personaggi o magari emozioni. A turno un grande o un piccolo potrà leggere un pezzo della trama e illustrarlo agli altri; solo seguendo il percorso i personaggi si lasceranno scoprire o inventare.
E chi arriva in fondo – se lo richiede – potrà ricevere il testo della fiaba, magari da rimandare indietro con tutte le invenzioni o i dettagli che ritiene importanti per completarla.
LA FAVOLA – Grismoldo Bambino Volante è una favola per bambini di Elisabetta Mauti, che parla di vecchi e di giovanissimi, di uomini e di granchi, di uguaglianze e di diversità, di accettazione e di rifiuto, di regole e di qualche piccola menzogna.
Scritta sulle note dei preludi di Debussy, venne rappresentata per la prima volta in teatro nel 2011, come spettacolo di narrazione per i più piccoli. Le note del pianoforte accompagnavano e sostenevano la voce della narratrice che racconta le avventure del piccolo protagonista capitato – suo malgrado – sull’isola di Grismold.
Come tutte le cose, anche le favole crescono e cambiano. Così “Grismoldo” viene adattata alla pubblicazione e si trasforma in un percorso: 12 grandi tavole (50 x 70 cm) che corredano altrettanti passaggi della trama, ognuna delle quali contiene un brano sintetico che porta avanti la storia.
Il percorso diventa mostra interattiva appena arrivano gli spettatori (grandi e piccoli) a cui si chiede di prestare la voce e prendere la posizione del narratore.
Uno di loro, mamma, papà o uno dei bambini a turno, potrà prendere il testo e raccontare agli altri, in piedi (o seduti) davanti all’immagine, come procede la storia.
Potrà leggere o se preferisce arricchire e perfino modificare la storia. L’obiettivo è far immaginare gli ascoltatori, che potranno vedere con gli occhi della fantasia quello che le parole raccontano e che la favola evoca, senza mai rappresentare. Tutti possono intervenire raccontando agli altri dettagli visti con gli occhi dell’immaginazione o aggiungendo quello che vorrebbero che ci fosse. A ognuno è lasciato lo spazio che si vuole prendere, attraverso la narrazione.
La storia si trasforma così da testo in costruzione dove tutti sono chiamati a partecipare e nessuno sbaglia, perché è autorizzato ad aggiungere quello che la fantasia gli suggerisce. Il ruolo di narratore è a disposizione di tutti: chi sa leggere, ma anche chi non è ancora veloce, sicuro o semplicemente capace.
Nessun divieto, neppure un intervallo di tempo indicato, da passare davanti all’immagine: ciascuno può prendere lo spazio che vuole per far emergere dettagli o idee originali, evocati dalle parole e dalle immagini.
Grandi protagonisti sono l’immaginazione e il divertimento. La prima perché ha un grande potere, che consente non solo di visualizzare tutti i dettagli non detti o di immaginarne di nuovi, ma facilita lo scambio e la condivisione, nell’idea che questo apra alla conoscenza degli altri e alla consapevolezza delle differenze individuali, come elemento strutturante della realtà. E il secondo – il divertimento – per non perdere di vista il fatto che si tratta di un gioco, da fare insieme: un’esperienza che produce nel gruppo familiare la consapevolezza che è bello fare un’attività insieme.
A chi è destinato?
Piccoli gruppi. Pensato per gruppi familiari, può essere adattato e offerto come percorso anche a classi di scuola elementare, da dividere in piccoli gruppi.
Obiettivi:
Offrire un percorso “guidato” alle famiglie, che potranno trascorrere del tempo insieme, coinvolti in un’attività piacevole. Per il gruppo familiare, l’obiettivo è legato allo sviluppo e al rafforzamento dei legami, attraverso il tempo trascorso insieme divertendosi. In alternativa a mezzi più passivi, come il cinema o la televisione, dove la favola è messa sotto gli occhi e bisogna solo “stare a sentire”, qui la storia si costruisce insieme in modo attivo e partecipativo. Ognuno deve aggiungere qualcosa di suo: chi la voce, chi la fantasia, chi la soluzione per sciogliere un dubbio, risolvere un problema o far procedere la trama.
Per le classi l’obiettivo è principalmente quello legato allo sviluppo delle capacità immaginative, partendo dall’assunto che l’immaginazione sia un potenziale presente in ciascuno di noi (soprattutto nell’infanzia), che possa e debba essere allenata e sviluppata, come qualsiasi altra capacità umana.
Per tutti la mostra è finalizzata ad offrire un’esperienza emotivamente significativa, che possa diventare modello per altre, attraverso il diritto ad uno spazio di espressione di sè, all’interno del gruppo.
GRISMOLDO CERCA CASA..
Finalità del lavoro è offrire la mostra al maggior numero possibile di visitatori.
Per questo Grismoldo cerca ospitalità: scuole, biblioteche, piccoli musei. Ovunque ci sia uno spazio adatto, è sufficiente richiedere la mostra, senza alcun costo.
Chi fosse interessato a visitarla, potrà trovare la prima esposizione di Grismoldo sabato 25 e domenica 26 ottobre 2014 presso i locali de L’altra Musica, in corso Buenos Aires 75 a Milano.
L’ingresso è gratuito, la prenotazione obbligatoria al nr. 327.7695.889
La mostra è composta da 12 tavole 50 x 70 cm; il materiale in cui sono realizzate tavole è molto leggero, cosa che permette di appenderle al muro o di poggiarle su cavalletti. È solo necessario che le tavole siano esposte ad un’altezza tale da permettere sia ai grandi che ai più piccoli una buona visibilità.
La richiesta del materiale non prevede alcun costo, da parte della struttura.
È inoltre possibile a fine percorso – previa indicazione di un indirizzo email – ricevere il testo della storia e collaborare alla costruzione della raccolte di fiabe di Grismoldo, inviando la propria versione.
Per informazioni o per richiedere di ospitare la mostra:
Elisabetta Mauti
dillocon1fiaba@libero.it;
327.76.95.889