Rimanere. Perché l’arte è un incontro senza tempo, Gek Tessaro, Ed. Carthusia, 2013
“Sono troppi i giardini, le azalee e gli orti/ Troppi i barbieri, le conchiglie e i porti/ Troppi sono i sassi, le ruote e le bugie/Troppe sono le storie dentro le enciclopedie
Troppe son le finestre attraverso cui si può guardare/Troppi sono i nasi, troppo il pepe, troppo il sale/ Troppe son le cose, perfino quelle che son mie/ Troppi sono gli animali, i chiodi e le nostalgie
Così scegliere, decidere, diventa escludere davvero/ Prendere questo piuttosto che un altro sentiero/ Scegliere dentro un museo di vedere un quadro solo/ è decidere di dedicargli il tempo giusto e buono. ” G. Tessaro
Prima Giornata di Studi sulla Didattica del Contemporaneo
Il weekend del 2 e 3 aprile sono stata a Città di Castello per la Prima giornata di Studi della Didattica del Contemporaneo organizzata dall’ Associazione Artea, nelle persone di Fabiana Giulietti e Emanuela Pantalla, insieme al personale, segreteria e staff tecnico di indubbia professionalità. Ho conosciuto Fabiana e Emanuela, le promotrici dell’evento, sul web. Affascinata dalla loro ricerca di didattica su Burri, le ho invitate ad essere #OspitiDAB nel marzo del 2015 (anno in cui si è festeggiato il centenario della sua nascita di Burri). Continua a leggere
Archeogiocando
L’#ospiteDab del mese di aprile è una ‘classicista’ che è riuscita a fare della propria passione anche un lavoro! Rosaria Martellotta archeologa, esperta di didattica, volontaria di Nati per Leggere, guida culturale e autrice di un ebook per bambini dedicato alla figura dell’archeologo, l’ho conosciuta via web. Come spesso mi capita un link si trasforma in una conversazione, che si trasforma in uno scambio, che si trasforma in un arricchimento! Rosaria ci accompagna a conoscere i motivi che l’hanno spinta lungo la strada della didattica, l’importanza di lavorare insieme a bambini e bambine, gli obiettivi a breve e lungo temine. Lo fa con grande coinvolgimento, attraverso citazioni e opinioni personali. In un racconto colloquiale e schietto, come quelli che piacciono a me!