Che cosa è importante in un laboratorio sull’arte per bambini? Perché valorizzare i lavori dei bambini? Oltre all’attività manuale, ci sono altri momenti ugualmente importanti da curare nell’incontro con i più piccoli.
Alcuni termini sono usati come slogan ma spesso si dimentica il reale significato, più che semantico, evocativo. Si fa un gran parlare intorno alla Valorizzazione dei Beni Culturali Italiani, atto dovuto ad un Patrimonio inestimabile di cui siamo eredi e testimoni. Anche la Valorizzazione, come il Rispetto e la Creatività, è frutto di un percorso educativo. È una pratica che va presentata, coltivata e consolidata. Pensare a quanto ciascuno di noi realmente si dedichi a ‘valorizzare’ il lavoro proprio o quello degli altri nella quotidianità, ci darà la misura della questione. Nella valutazione di un lavoro, ci si concentra sugli errori da superare, sulle singole criticità emerse, ma raramente dedichiamo la stessa attenzione ad elogiare gli aspetti positivi che, inevitabilmente, accompagnano gli errori.
Quanto tempo dedichiamo a ‘fare aumentare di valore’ i lavori eseguiti dai bambini con cui lavoriamo? Quanto spazio riserviamo al ‘fare con le mani’ e quanto all’analisi critica, ovvero descrizione, ovvero racconto da parte del bambino di ciò che ha realizzato? Continua a leggere
Didà Labò, educazione all’arte e con l’arte
Rita, esperta nella Didattica museale e Raffaella, appassionata educatrice, sono due sorelle che hanno dato vita ad un interessante progetto per bambini dedicato all’arte. Interessante per come nasce e per l’ideologia che si porta dentro. Ci siamo conosciute via web e ora le seguo con molta curiosità e profonda attenzione. Mi ha affascinato la loro storia, il loro modo di vivere la provincia e la sensibilità nel connessioni di genere. Didà Labò, allora, come una ‘formula magica’ che unisce passione, professionalità e la voglia di confrontare due ambiti per perseguire uno stesso fine educativo.
Didà Labò è un progetto nato tra il 2011 e il 2012 da un intreccio.A intrecciarsi a mo’ di trama e ordito del progetto due discipline, due ambiti: la storia dell’arte, in un verso, e la pedagogia nell’altro.
Io (Rita) e Raffaella amiamo chiamarlo, oggi, per esteso, “progetto di educazione all’arte e con l’arte”.
Didà Labò, nome del progetto, è la trasposizione, in chiave se vogliamo fantasiosa e “musicale”, di “laboratori di didattica dell’arte”.
Il nostro desiderio, all’epoca della scelta del nome, era quello di riuscire a fare già di quella scelta un’occasione e un “luogo” di riconoscimento, di ritrovo, di “domicilio” di una disciplina per noi fondamentale, ancor più e ancor prima della nostra trama e del nostro ordito, vale a dire la fantasia”.
La fantasia sarebbe stata il nostro telaio. Continua a leggere
E questa la chiami Arte?
E questa la chiami arte?, 150 anni di arte moderna in un batter d’occhio, W. Gompertz, Electa, 2013
“Questo libro è ispirato a uno spettacolo che ho messo in scena da solo al Festival di Edimburgo nel 2009 Avevo scritto un articolo per ‘The Guardian’ in cui analizzavo la possibilità di utilizzare le tecniche del cabaret per parlare di arte moderna in modo coinvolgente, cercando di non essere sconcertante. Per mettere alla prova la mia teoria, mi sono iscritto ad un corso di teatro e poi ho presentato ad Edimburgo uno spettacolo dal titolo Double Art History. Mi senbra che abbia funzionato, il pubblico ha riso un po’, ha partecipato e, a giudicare dall’ESAME cui lo abbiamo sottoposto alla fine, ha anche imparato parecchie cose sull’arte contemporanea.” W. Gompertz Continua a leggere