Parliamo di arte in contesti inusuali. Invitiamo i bambini a leggere la storia, la scienza, la società, la geografia, l’ecologia, la letteratura, la moda…attraverso l’osservazione dei dipinti di tutti i tempi. Perché, da sempre, rappresentano lo specchio della società in cui sono stati creati! L’opera d’arte come ipertesto per indagare passato e presente! La libreria come un luogo dove incontrarsi, vivere un’esperienza interdisciplinare, creare significati e ravvivare dinamiche culturali in continuo movimento. Ecco perché un progetto sull’ arte in libreria…
Nell’era del digitale siamo sottoposti ad una quantità di immagini e di informazioni notevole. Spesso subiamo la rapidità dei consumi di messaggi e prodotti, senza essere in grado di operare verso di essi una reale selezione consapevole. Al contempo l’arte e il museo (concetti spesso sovrapposti nell’immaginario collettivo) sono avvertiti come qualcosa di noioso, vecchio e statico o tutt’al più elitario. Così l’enorme patrimonio culturale italiano rappresenta una risorsa inespressa e sconosciuta ai propri cittadini, grandi o piccoli.
Il tentativo è quello di avvicinare i due ambiti proponendo riflessioni che utilizzino strumenti, contenuti e linguaggi che appartengano a mondi così distanti. Le opere d’arte vengono esaminate quasi esclusivamente dal punto di vista formale e artistico. Tuttavia oltre alla vicenda biografiche dell’artista (e del suo prodotto) esistono una quantità di informazioni contenute nei quadri che non vengono considerate o che sono sottovalutate. Un’opera d’arte è il frutto di talento e teorie estetiche, ma anche di scoperte tecnologiche, storie personali, contesti sociali, contaminazioni, scambi, convenzioni, rapporti politici internazionali, giochi di potere o teorie filosofiche. L’opera diventerà un ipertesto: dall’immagine rappresentata, dall’inquadratura, dai materiali utilizzati attiveremo dei link che spaziano in campi che artistici non sono, toccando argomenti che vanno al di là dello sguardo puramente iconografico.
La libreria in questa ottica rappresenta il luogo ideale entro cui attivare contaminazioni di genere. Perché la sensibilizzazione alla memoria collettiva, al fascino dei libri e alla sperimentazione personale può essere, a buon grado, annoverata tra attività educative significative. Osservare le opere d’arte, offrire un’analisi formale, invitare alla lettura di testi e di immagini, stimolare la connessioni e collegamenti interdisciplinari, suscitare un dibattito su tradizione e innovazione, sviluppare una visione critica. Perché le architetture cambiano forme? Perché nasce la pittura all’ aria aperta? Perché nelle sculture vengono usate pietre differenti? Partendo da quesiti generici, passando attraverso l’esperienza di ciascuno dei partecipanti, in un percorso fatto di immagini che rimandano ad altre immagini, notizie che rimandano ad altre notizie, si approderà ad una visione amplificata delle opere d’arte proposte. L’obiettivo è quello di considerare i prodotti (artistici, tecnologici, letterari, musicali…) di una società come facce diverse di un unico procedere socio-evolutivo. Studiare settori della cultura, ognuno con peculiari regole e finalità, non come compartimenti stagni, ma come saperi che si incontrano, si conoscono, si influenzano vicendevolmente. Occorre senza dubbio programmare l’incontro con grande attenzione e adeguare lo spazio a disposizione al numero di bambini massimi che si possono accogliere, perché l’apprendimento ottimale passa anche dall’ ambiente e dallo spazio che riserviamo ai bambini.